Le Confetture

Dai nostri Campi nascono le materie prime che trovate all'interno di tutti i nostri prodotti.

La frutta che produciamo segue un'iter di qualità partendo già dalla raccolta: la giusta maturazione è un parametro importante per garantire la dolcezza naturale del prodotto finale. E non solo; l'intera lavorazione avviene nell'arco temporale della giornata, garantendo così freschezza assoluta alla confettura.

Tutti i processi di trasformazione delle confetture prevedono una lavorazione manuale che riserva tutta la buccia e i pezzetti della stessa, trasferendo così al prodotto finito il nostro messaggio di artigianalità.

La frutta pulita viene cotta senza l'aggiunta di addensanti, coloranti, conservanti ed aromi artificiali ad una temperatura che non supera i 60°C, in atmosfera controllata.

L'effetto della bassa temperatura preserva la maggior parte delle sostanza nutritive, degli antiossidanti, delle vitamine e delle fibre naturali della frutta fresca, mentre la pressione atmosferica permette l'estrazione della parte acquosa della frutta senza raggiungere temperature elevate che favorirebbero il degrado e la dispersione delle caratteristiche della frutta fresca.

Con questa tecnica la percentuale di frutta presente all'interno di ogni vasetto risulta davvero notevole, la quale non sarà mai inferiore al 100%.

Nella confetture che puoi qui acquistare potrai assaporare il gusto genuino e tradizionale di una volta.

Coltiviamo Albicocche

Vero toccasana per la pelle e si dice che allunghi la vita

Frutto estivo profumato, gustoso e ipocalorico, l'albicocca ha innumerevoli proprietà per la cura della pelle, inoltre, mangiato fresco, è astringente, mentre essiccato è lassativo.

L'albicocca è il frutto, detto drupa, dell'albicocco. È un frutto estivo ottimo per la salute del corpo e della pelle, altamente digeribile, ipocalorico e con un indice di sazietà notevole.  Ha una dimensione tra i 3,5 e i 6 cm, un colore giallo uovo-arancio a seconda della varietà con lievi sfumature rosse e una buccia leggermente vellutata e polpa carnosa.

Come sceglierle e conservarle: il colore deve essere vivo, dal giallo all'arancio, devono profumare, la buccia deve apparire vellutata e la polpa se premuta deve cedere leggermente. Non si devono acquistare frutti troppo acerbi, duri e con tinte verdi poiché non svilupperanno mai il sapore del frutto maturo e si devono evitare se ammaccate o con la buccia che presenta tagli evidenti. Le albicocche che non hanno raggiunto una completa maturazione andrebbero conservate a temperatura ambiente. Una volta giunte a maturazione possono essere conservate in frigorifero, al massimo per 6-7 giorni, in sacchetti o contenitori di plastica.

Proprietà dell'albicocca: L'albicocca è tra i frutti che contengono le dosi più elevate di potassio e carotene; il carotene è una sostanza molto importante, utilizzata dall'organismo per la produzione di vitamina A. Inoltre l'albicocca è ricca di vitamina A, B, C e PP e di diversi oligoelementi (come magnesio, fosforo, ferro ecc.).  Due etti di albicocche fresche forniscono il 100% del fabbisogno di vitamina A di un adulto, ideale per chi ha carenza di questa vitamina con conseguenti malattie degli occhi, della pelle, gastrointestinali. Prevengono la formazione di radicali liberi, aumentano le difese immunitarie, stimolano l'appetito, sono utili in caso di anemia, spossatezza, depressione. 



Coltiviamo Percoche

Sode e compatte, le percoche sono perfette per preparare marmellate e crostate, ma sono ottime anche con il vino, per un aperitivo fresco che fa subito estate

Un tempo si pensava fossero un incrocio tra pesche e albicocche: ora si sa invece che le percoche sono una qualità di pesche a polpa gialla, molto compatta, dalla dimensione medio-grande.

Vengono coltivate soprattutto nel sud Italia, nelle regioni di Campania, Calabria, Puglia e Basilicata.

La loro polpa, così soda e compatta, le rende un ottimo prodotto dell’industria dolciaria: con le percoche, infatti, si preparano per lo più marmellate, crostate e pesche sciroppate. Raramente invece si consumano come frutta, ed è un peccato, data la dolcezza del loro sapore.

Coltiviamo Nettarine

La nettarina (o pesca noce) è un frutto strettamente imparentato con la pesca. A produrla è il Prunus persica, specie appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Come le altre pesche, si ritiene che sia arrivata in Europa dalla Cina, che ne avrebbe permesso la diffusione anche nell’Asia Centrale e in Persia.

La nettarina è una fonte a basso contenuto calorico di antiossidanti, minerali e vitamine. La sua vitamina C aiuta a difendersi dai radicali liberi, promuove una buona difesa immunitaria e partecipa alla sintesi del collagene. Le vitamina A ed E, insieme ai flavonoidi (luteina, zeaxantina e beta-criptoxantina), aiutano a combattere specie reattive dell’ossigeno e radicali liberi; inoltre la vitamina A promuove la salute della pelle e sembra proteggere dai tumori ai polmoni e alla cavità orale. Le vitamine del gruppo B sono invece importanti per assicurarsi un buon metabolismo, il ferro partecipa alla produzione dei globuli rossi e il potassio protegge la salute cardiovascolare controllando la frequenza cardiaca e la pressione del sangue.

Le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico

Il nostro Carciofo Bianco

Il carciofo bianco di Pertosa, la "carcioffola" in dialetto, è un prodotto coltivato sui nostri terreni già dai nostri antenati; la sua produzione inizia la prima settimana di maggio e prosegue per l'intero mese di giugno, fino alla raccolta degli esemplari più piccoli, che vengono conservati sott'olio. è un carciofo privo di spine, con grandi infiorescenze, rotonde e globose, di colore molto chiaro tendente all'argento, e forate al centro. Il carciofo bianco è coltivato in campi di dimensioni abbastanza ridotte, per lo più a conduzione familiare, con una lavorazione completamente manuale. Una curiosità intorno a questa specie è che le sue foglie costituiscono un ottimo integratore alimentare per la dieta delle vacche da latte, cosicché anticamente costituiva merce di scambio per gli orticoltori della valle del Tanagro che lo cedevano agli allevatori in cambio di letame bovino ampiamente impiegato come concime per i campi.